Se a volte i giochi appaiono fatti, se stanchezza, confusione, disillusione, non aiutano certo a prendere la decisione di andare in una giornata autunnale a votare i candidati al Consiglio degli Stati e al Consiglio Nazionale, mi permetto qui di ricordare che proprio la non scelta, la delega assoluta, il disinteresse, sono tra gli ingredienti che hanno consentito e consentiranno l’occupazione di posti di responsabilità ad ogni livello, a pattuglie di saltimbanchi, ballerine di qualsivoglia colore politico e portatori di interessi mai comuni, sempre particolari.

Come sindaco di Locarno conosco molto bene la personalità di Felice Dafond. Oltre alla stima nei suoi confronti, mi lega un sentimento di affetto e amicizia. Grazie alla sua capacità di analisi di problemi di varia natura, alla padronanza della materia, alle idee chiare e lucide, ad una giusta dose di umiltà e al saper ascoltare, in tutti questi anni di militanza politica Felice ha saputo farsi apprezzare non solo nella nostra regione, ma in tutto il Cantone per il profondo impegno e passione che mostra in tutto ciò che fa.

In un locarnese che perde sempre più importanza nell’equilibrio cantonale, a causa della sua incapacità a concretizzare progetti aggregativi, diventa oggi fondamentale poter contare su persone che sappiano difendere il nostro territorio e concretizzare a Berna tutti quei progetti in primis l’agognato collegamento autostradale che possono rilanciare la nostra regione. Quindi, dal momento che le rivoluzioni (così come le elezioni) non si fanno con il telecomando in mano stravaccati sul divano di casa ad imprecare contro le disgrazie che quotidianamente scorrono in sottofondo, usciamo di casa e diamo una mano a Felice.

Mi sento di dire che è una buona idea: sarà ripagata con impegno disinteressato e costante. Non è poco.

Alain Scherrer

Sindaco di Locarno